L’airone che incontro
ad altezze diverse, è il motivo
per cui torno al torrente
dietro le mura urbane.
Oggi, per esempio,
è fermo accanto allo scarico –
le zampe nell’acqua, il collo proteso
gli occhi che fissano
la preda invisibile. Attende.
Da quanto? Per quanto ancora?
Solitario, incurante
dei passanti, delle case riflesse
dei merli sopra i tigli.
Un attento scrutare
trattenersi avere paura –
e poi prendere nell’attimo una vita
che si nasconde dal becco
o dalla mente, afferrare lo spirito
rendere grazie. Camminare.
Volare via.
Francesca Matteoni
(Inedito, 2021)
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