È vero, alle volte è un inconveniente essere nati, ma finché si è in vita, bruciate fino in fondo
Il tema generale del Calendario Serveco per il prossimo quadriennio sarà quello della Terra, intesa come “Pachamama”, Gaia, la Madre Terra. Per i prossimi quattro anni il calendario sarà dedicato a celebrare proprio la connessione tra l’umanità e la Terra, esplorando i suoi quattro elementi fondamentali e ordinati secondo la classificazione fatta a suo tempo da Pitagora: Fuoco (tema di quest’anno), Acqua, Aria e Terra.
La Terra è in costante evoluzione e il nostro rapporto con essa è cruciale per il nostro benessere. Riconoscere la connessione con la Pachamama, con la Madre Terra, è il primo passo verso una vita più sostenibile. Fertilità e felicità condividono la stessa radice, e occorre difendere la prima per trovare la seconda.Questo quadriennio ci darà l’opportunità di esplorare ogni elemento in modo dettagliato, iniziando con il fuoco, una forza che ha plasmato la storia umana, perché esso è scintilla, è forza primordiale, è Vulcano che forma la Terra. Il fuoco è vita – basti pensare al focolaio domestico – e infatti quando pensiamo alla morte pensiamo al raffreddamento. Il fuoco può essere distruttivo, capace di causare devastazione, ma simboleggia anche la capacità di mettere a fuoco le cose, come i fuochi delle ellissi che, in un sistema di specchi parabolici, concentrano la luce in un punto.
L’essere umano possiede una capacità unica: quella di manipolare il fuoco, un’abilità che ha avuto un profondo impatto sulla storia delle civiltà e che ha plasmato il nostro immaginario collettivo. Quando diciamo che una persona è come un fuoco ardente, ci riferiamo a qualcuno intriso di creatività e passione, capace di vivere la vita in modo pieno, come se albergasse dentro di sé una fiamma. Il fuoco è molto di più di una semplice reazione chimica; è simbolo di energia, conoscenza e trasformazione. La vita, in un certo senso, è come il fuoco, poiché richiede l’investimento di energia per dare forma e ordine a ciò che ci circonda. Per creare, per dare senso e struttura, occorre uno sforzo, quindi un dispendio di energia. Il fuoco, si può dire, è alla base della civiltà.Tutto ciò sottolinea quanto sia fondamentale l’equilibrio tra ordine e disordine, e come il fuoco sia una metafora complessa della vita stessa, richiedendo impegno costante per mantenere la fiamma accesa.
Copertina del calendario Serveco “Fuoco”: illustrazione di Piero Angelini
Emil Cioran afferma “È vero, è un inconveniente essere nati, ma finché si è in vita, bruciate fino in fondo.”
Questo richiama l’idea che la propria esistenza è simile a essere come un fuoco.Ma occorre mantenere un certo equilibrio. A volte, il fuoco può ardere con grande intensità, trarre energia per alimentare se stesso e, in questo processo, causare danni circostanti. Tuttavia, non bisogna mai arrendersi completamente all’entropia, ossia alla tendenza naturale all’indebolimento e alla disintegrazione.
Oggi, sebbene spesso non ne siamo direttamente consapevoli, viviamo in una società che poggia su “fuochi” invisibili. Questi includono i motori delle auto, l’uso del gas e del petrolio per riscaldare le nostre case e le attività industriali come gli altoforni delle acciaierie. Tuttavia, è importante notare che l’uso indiscriminato del fuoco, o dei fuochi, rappresenta anche una minaccia ambientale significativa.
In sostanza, abbiamo costruito una società interamente basata sull’energia del fuoco. È un aspetto cruciale della nostra vita quotidiana e del nostro benessere, ma allo stesso tempo pone una sfida importante alla nostra coscienza ambientale. Dobbiamo affrontare questa sfida con responsabilità e considerare come possiamo bilanciare il nostro bisogno di fuoco con la necessità di preservare il nostro pianeta per le future generazioni.
Questo calendario, e le poesie che si potranno leggere quando si trasformerà in libro, ci ricorderà dunque che siamo tutti legati al fuoco, alla Madre Terra, a Gaia, alla Pachamama. Questo calendario è un omaggio alla fertilità della Terra, alla connessione che ci lega a ogni forma di vita su questo pianeta.
Questo calendario ci ricorderà che tutto ciò che facciamo, alla fine, ritorna a noi, come le ceneri che si disperdono nel vento.